Alessandro V.

La visita, risalente a ieri, inizia nel migliore dei modi, con un bel sole e caldo all'esterno, in avvicinamento al museo.
La buona luce mi consente di scattare una prima chiara foto: Quella in cui si legge il nome, in ferro battuto, appoggiato al muro perimetrale. Insieme ad essa, troverete qui le altre, grazie alle quali mi auguro riuscirete a immaginare il maggior stupore che, di volta in volta, potrebbe venir suscitato in voi dal vivo.
Il museo, dislocato su quattro piani di un edificio ormai storico, presenta un'evidente ristrutturazione muraria ben realizzata nonché una scelta accurata dei materiali, del design degli elementi di funzione e del loro accoppiamento. Anche solo salendo e scendendo le scale è percepibile la qualità a cui mi sono appena riferito. I "pezzi" sono ben amalgamati tra loro. Uniti ad una grande capacità d'accoglienza dell'addetto incontrato all'ingresso, rendono la visita un momento di pace, oltre che di arricchimento culturale.
Gli elementi esposti presentano vari gradi d'interesse e valore; si passa, così, dalla magnificenza di una pianeta alla statura non impressionante di qualche dipinto. Purtroppo il curatore ha deciso di esporre un numero di reperti troppo ampio in relazione allo spazio disponibile, aggiungendovi pure totem esplicativi (per forza di cose ingombranti). Questa scelta ha comportato molteplici accumuli che non permettono un pieno, costante, apprezzamento. Disturbano i vari audio, poi, che si odono da un ambiente all'altro mentre si sta leggendo qualche didascalia. Audio che "sgorgano" da un numero inusitato di video proiettati o trasmessi a monitor giganteschi. Un museo è, per definizione, un luogo che non necessita di moderni marchingegni per essere compreso. Se si desidera offrire la chance al visitatore di ascoltare un racconto, in supporto alle guide umane (a cui si potrebbe non voler ricorrere, o non assiduamente), quelle specie di telefoni che si usavano trent'anni fa, in salsa attuale, potrebbero rappresentare un'opzione interessante. Ciò dico pur avendo compreso, ovviamente, il miglior intento di chi ha tradotto in realtà il pensiero di diffondere certa conoscenza in guisa innovativa.
Questo museo, malgrado il livello non sempre importante di taluni reperti e le poco studiate soluzioni elettroniche di accompagnamento al tour (magari anche evitabili), merita di essere visitato. Complessivamente è interessante e capace di suscitare meraviglia.
Buon divertimento!

Paolo G.

Un museo molto bello con un percorso moderno e stimolante, adatto anche per bambini con un percorso visita adatto a loro. Molto consigliato!

Enrico B.

Veramente un bel museo disposto su 4 piani (con ascensore) impostato in modo pratico e moderno, oltre naturalmente ai prezioni reperti che custodisce, alcuni di alto valore. I volontari che accolgono i visitatori sono molto disponibili e gentili. Da visitare assolutamente.

Claudio B.

Da non perdere! Molto interessante e consigliato a visitatori di tutte le età. Menzione speciale per Max che è stato molto accogliente e disponibile. Non aspettate oltre, andateci!!!

Vik C.

Il museo di per sè un pochino povero ma molto interessante ad arricchirlo sicuramente la Signora che fa la guida informatissima è simpaticissima, la chiesa stupenda da visitare assolutamente

Elena G.

Visitato di passaggio a Cuneo. Consigliato per famiglie con bambini.
Coinvolgente grazie alle modalità proposte per visitarlo tra cui il gioco "museo in valigia" che permette anche ai più piccoli di scoprire i contenuti divertendosi (il prezzo, solo 1€ fino ai 12 anni, non cambia da quello normale) e il gioco "escape" da provare per i più grandi! La guida è molto gentile e disponibile.

cri C. R.

Bellissimo museo, di nuova concezione, con apparati multimediali.
Si sviluppa verticalmente, su vari piani, con dei bellissimi affacci sulla chiesa adiacente.
Gentilissimo il ragazzo addetto all’accoglienza.

Norma C.

Gradevole ingresso gratuito per festività patronale. Ottima proiezione esplicativa in sala d'ingresso al Museo ed oserei soggiungere persino simpatica nelle battute intercalate fra i titoli di coda. Pulizia, ordine, pannelli introduttivi alle diverse sale semplici e concisi, proiezioni interessanti e ben mirate, illuminazioni ad hoc, scantinato e scale perfettamente agibili. Tutto regge (e quasi supera) un buon confronto col Museo Diocesano di Torino. Emozionante la visione dall'alto della Chiesa di San Sebastiano e la vista ravvicinata del bell'organo d'epoca così come la sacrestia e il retro dell'altare. Non di meno Max (alla biglietteria): molto discreto, attento e preparato.

CONSIGLIATISSIMO per grandi e piccini affinché si valorizzi la conoscenza del territorio, della storia connessa alla diocesi e della fede.